Arrivano segnali di ottimismo per il settore del turismo dalla Cina, nonostante sia stato il primo paese che ha sperimentato il blocco dei viaggi a causa della pandemia. L’Europa potrebbe vedere una ripresa dell’incoming cinese più veloce rispetto agli Stati Uniti e all’APAC, con 771 milioni di arrivi previsti nel 2024.
Si tratta di una grandissima opportunità per le diverse destinazioni italiane che sono molto amate dai cinesi anche se poco conosciute al di là dell’asse Roma-Firenze-Milano: manca, clamorosamente, una presenza efficace e costante su WeChat (l’unico vero canale di comunicazione ad ampio spettro in Cina) da parte di regioni, musei, attrazioni e piccoli grandi tesori del nostro paese
In-coming dalla Cina, un’opportunità concreta
La crescita dell’incoming, dicono le stime sarà costante nei prossimi anni e offrirà grandi opportunità all’Europe e all’Italia come le ultime previsioni dell’UNWTO dimostrano, sempre che però le destinazioni, i musei, gli hotel, i tour operator e le agenzie ed in generale gli operatori del settore sappiano adeguarsi alle nuove richieste del turista cinese.
Si tratta di opportunità concrete, che il nostro paese non deve farsi sfuggire, se pensiamo che la quota di mercato europea, in termini di numero di arrivi turistici dalla Cina, dovrebbe salire al 55% nel 2024, rispetto al 51% del 2019, mentre dovrebbe resterà invariata quella del Nord America (circa il 10%) e quella dell’APAC ridursi dal 25% al 23%.
L’identikit del nuovo turista cinese
Va tenuto conto però che in questi anni i turisti cinesi hanno cambiato gusti e preferenze: la parola d’ordine è “lonely traveller” – visitatori esigenti, che pensano al viaggio come a un’esplorazione di luoghi mai visti ma anche come un modo per fare esperienze non comuni nel loro paese. Aumenta anche l’interesse verso l’outdoor, con itinerari legati allo sport e un occhio di riguardo verso la sfera del wellness.
Sarà sempre più difficile, quindi, vedere i gruppi di viaggiatori cinesi a cui eravamo da sempre abituati: i nuovi turisti cinesi in Italia organizzeranno viaggi tra piccoli gruppi di amici e parenti, sempre più personalizzati e di alta qualità.
La Cina: un paese in forte crescita economica
Oltre ad aver incrementato la crescita economica nel 2020, la Cina ha superato gli Stati Uniti nel 2021 per numero di miliardari (pari a 1.058, +259 rispetto al 2020). Secondo un recente rapporto realizzato dall’Hurun Research Institute, sono più di 2 milioni le famiglie cinesi che hanno un patrimonio di oltre 1,5 milioni di dollari (mentre in Italia sono 400.000 e, a differenza di quelle asiatiche, non mostrano un trend di crescita).
Il rapporto Hurun indica che le famiglie con più di 1 milione di dollari hanno speso 3 trilioni di yuan in totale lo scorso anno, il che significa che lo 0,3% della popolazione totale cinese ha creato il 3% del PIL cinese nel 2020. Queste famiglie rappresentano una “garanzia” anche per il made in Italy: il mercato dei consumi cinese continuerà a fiorire in futuro nonostante l’impatto pandemico o eventuali fluttuazioni esterne. Secondo il rapporto, in circa tre-cinque anni si vedrà in modo evidente come l’andamento dei consumi sarà guidato da tali nuclei familiari; inoltre, circa 78 trilioni di yuan passeranno alla generazione successiva nei prossimi 30 anni.
Come raggiungere i turisti cinesi
Come detto WeChat, con il suo miliardo e oltre di utenti, è certamente il canale più utile ed efficace per raggiungere questo target, sia perchè i cinesi non navigano sui nostri siti (e spesso non possono proprio farlo a causa del firewall), sia perchè sono ormai abituati a trovare tutte le informazioni e i servizi che gli servono direttamente su WeChat: dalla scoperta delle destinazioni più interessanti ai reportage degli influencer cinesi sui loro viaggi in occidente, alla prenotazione dei viaggi e acquisto servizi.
Per supportare le aziende e gli enti italiani del settore travel a raggiungere e coinvolgere il pubblico cinese che non si accontenta più solo delle destinazioni più classiche, DAG Commuincation ha aperto una propria società in Cina: l’obiettivo è consentire lo sviluppo di una strategia di comunicazione efficace e pervasiva, capace di competere con quella di altre destinazioni occidentali più agguerrite.
“Siamo molto orgogliosi di festeggiare quest’importante traguardo. L’apertura di una controllata cinese consolida la nostra vocazione internazionale e la volontà di offrire servizi personalizzati ad aziende ed enti”, ha commentato Elena Guzzella, fondatrice e Amministratore Delegato di DAG Communication. “Comunicare in un mercato di difficile penetrazione come la Cina non è semplice, ma una corretta strategia e un’agenzia di comunicazione con i ‘piedi nei due continenti’ possono aprire le porte a enormi potenzialità. Occorre creatività, ma anche molte competenze e la possibilità di usufruire di un team multiculturale in grado di coniugare le esigenze di un operatore occidentale con un pubblico dalla mentalità spesso molto differente dalla nostra”.