In genere succede con qualche giorno di preavviso…il cliente ti comunica che forse sta per arrivare in Italia il CEO della casa madre…
Il che è ragionevole e per altro sensato. Il problema è che non è certo al 100% che il CEO arriverà e per saperlo dobbiamo aspettare qualche giorno.
Cosa si fa in questi casi? Si aspetta di avere la conferma per proporre l’intervista in esclusiva o se ne comincia a parlare prima con uno o più giornali? E se poi alla fine per più che giustificati motivi il CEO non viene? E viceversa, se il giornalista ci mette troppo ad accettare l’intervista in esclusiva e magari alla fine da due di picche all’ultimo?
Veramente il lavoro delle Pr è un mestiere pericoloso e non adatto agli indecisi… di decisioni infatti occorre prenderne molte, e spesso senza poter realmente conoscere tutte le variabili.
In questo caso però ci è andata bene. Merito di un cliente di grande qualità (e di un inerlocutore, Steve Ingham, CEO Worldwide di Michael Page, veramente di notevole spessore), e di un account, Barbara, che non si da mai pervinta.
Il giovedì ci viene data conferma della presenza il lunedì successivo in Italia di Ingham.
Proponiamo immediatamente a occhi chiusi l’esclusiva a Il Sole 24 Ore: è il giornale più giusto per questo cliente e i suoi lettori sono decisamente in target rispetto al tema che si vuole proporre, “Interim management”.
Solo che il primo giornalista a cui lo proponiamo non solo rifiuta l’intervista ma mette anche in discussione la nostra buona fede… ci dice, anche se non letteralmente, “…se me lo proponete con così poco preavviso è perchè il vostro è un ripiego… sono la seconda scelta, quindi no grazie”.
Ma no…! Anche noi avremmo voluto saperlo prima… ma non c’è stata la possibilità…
Ma Barbara, il nostro account, non demorde…bussa un’altra porta…e questa volta si apre un portone… in qualche ora l’intervista è organizzata e il pezzo è uno di quelli che rende tutti orgogliosi…!
