“Tradurre” è una rivista online lanciata da Gianfranco Petrillo, nata con l’intento di dare il giusto merito all’attività del traduttore e riconoscergli il credito che merita anche come primo critico letterario di un’opera straniera. La presentazione ufficiale è avvenuta in maggio al Salone di Torino, seguito dalla Casa delle Letterature a Roma, per quanto concerne il lancio del secondo numero, il primo numero (il primo numero effettivo è stato lanciato a Torino con il nome di “numero zero”).

Il progetto nasce da un’esigenza particolare avvertita non solo da Petrillo, ma da tutto un “movimento” composto per la maggior parte da traduttori e docenti, di far conoscere al mondo qual è il vero valore del lavoro svolto dal traduttore, che viene costantemente sottovalutato, ancora peggio, sottostimato. Petrillo non punta direttamente il dito contro un particolare nemico ostracizzante, ma fa capire chiaramente come la sua invettiva sia rivolta verso gli editori prima di tutto, ma anche la grande massa dei lettori che non si rendono praticamente mai conto che tra l’autore del libro che sfogliano, odorano, divorano, e loro esiste un filtro. Un interprete e mediatore che non è altro che il traduttore, che esprime e porta la sua personalità all’interno del lavoro.

In questo è racchiuso il messaggio portante del progetto che ha come oggetto principale del contendere la critica letteraria (definendo il traduttore come il primo grande filtro tra autore e lettore), ma si estende anche a ulteriori campi del sapere.

Traduttori e Docenti che aderiscono al progetto si occupano di tutte le categorie del tradurre, dall’ambito letterario a quello manualistico, operando talvolta all’interno delle varie agenzia di traduzione. Quando parliamo di traduzione di un testo non trattiamo solo la traduzione di Shakespeare o Wilde, ma anche un semplice documento giuridico che è compito di un’agenzia traduzioni legali. L’interpretazione del testo, e il parallelismo con la critica letteraria, risiede all’interno dell’analisi del contenuto e del suo significato. Lo scopo sarà quindi capire chi tra un  un’agenzia traduzioni asseverate legalizzate o traduttore di visure camerali e/ocontratti avrà tra le mani l'”ingrato” compito.