Le stelle del mondo della ristorazione si sono riunite oggi ad Anversa, nelle Fiandre, per i The World’s 50 Best Restaurants Awards 2021, sponsorizzati da S.Pellegrino & Acqua Panna. L’evento di quest’anno ha celebrato ristoranti di 26 Paesi distribuiti su cinque continenti, culminando nell’annuncio di un nuovo numero 1: lo chef René Redzepi, che è salito sul palco per ricevere la doppia onorificenza per il suo ristorante Noma di Copenaghen (Danimarca) come The World’s Best Restaurant 2021 e The Best Restaurant in Europe 2021.
DAG Communication è molto orgogliosa di aver contribuito insieme a FINN Partners a dare visibilità a questo importante momento della ristorazione internazionale

 

Lo chef René Redzepi e il Noma di Copenaghen
Il Noma sale al gradino più alto della classifica dalla seconda posizione del 2019, quando ha debuttato come Highest New Entry. Prende il posto di Mirazur, vincitore della scorsa edizione e oggi promosso nella hall of fame dei ristoranti Best of the Best. Il podio di quest’anno è completato dal secondo posto del Geranium, sempre a Copenaghen (Danimarca), e dal terzo posto dall’Asador Etxebarri di Atxondo (Spagna).
Il riconoscimento ottenuto dal Noma testimonia l’infallibile attenzione di chef Redzepi e del suo team per gli ingredienti di stagione insoliti e per un menu rigorosamente stagionale, diviso in tre periodi: frutti di mare in inverno, verdure in estate, e selvaggina e sapori della foresta in autunno, con materie prime procurate localmente ed esaltate nel piatto in modi creativi e complessi. Sono tre gli elementi di novità – location, concept e proprietà – che rendono di fatto il Noma (a volte chiamato Noma 2.0) un nuovo ristorante, eleggibile quindi nella classifica di The World’s 50 Best Restaurants. Nella sua versione precedente il Noma è stato in vetta alla lista dei 50 Best in quattro occasioni: nel 2010, 2011, 2012 e 2014.
William Drew, direttore dei contenuti per The World’s 50 Best Restaurants, commenta: “Il Noma è stato probabilmente il ristorante più influente della sua generazione, stabilendo nuovi standard in termini di ricerca e selezione degli ingredienti, sviluppo dei piatti e presentazione. È diventato una delle destinazioni culinarie più ricercate dai consumatori di tutto il mondo e siamo lieti di annunciarlo come il numero 1 di quest’anno. È anche meraviglioso vedere otto nuovi ristoranti che fanno il loro debutto e due rientri dopo uno dei periodi più difficili che il settore abbia vissuto. È stato un onore essere testimoni della resilienza e dello spirito comunitario di così tanti ristoranti presenti e non nella lista di The World’s 50 Best Restaurants”.

 

7 chef Italiani in classifica

Per il 2021 l’italiano che conquista il punto più alto della classifica è Riccardo Camanini, chef del Lido 84 di Gardone Riviera, che arriva al 15esimo posto grazie al suo estro e alla sua grande tecnica, ed è anche il ristorante che entra per la prima volta in classifica con il miglior piazzamento.

Niko Romito, tristellato di Castel di Sangro è al 29esimo posto. 52esimo Mauro Uliassi tristellato di Senigallia. Al 54esimo posto si piazza Norbert Niederkofler del ristorante tristellato St. Hubertus a San Cassiano in Badia.

Al 73esimo posto si piazza Luca Fantin, che pur lavorando in un ristorante a Tokyo è a tutti gli effetti un italiano.

A livello di Paesi, Spagna e Stati Uniti sono in testa alla classifica di The World’s 50 Best Restaurants con sei ristoranti ciascuno. La Spagna vanta due locali nella top 10 – l’Asador Etxebarri (No.3) e il Disfrutar di Barcellona (No.5) –, seguiti dal ristorante Elkano (No. 16) a Getaria e il sempre popolare Mugaritz (No.14) a San Sebastián. Per gli Stati Uniti, il Cosme di New York è al numero 22, il Benu di San Francisco al 28 e il SingleThread al 37. Anche l’Italia è ben rappresentata con quattro ristoranti nella lista, compreso il nuovo ingresso del ristorante Lido 84 a Gardone Riviera (No.15), vincitore dell’Highest New Entry Award, sponsorizzato da Aspire Lifestyles.