Intraprendere la professione di mediatore immobiliare
È in costante ascesa il numero di persone che scelgono di intraprendere la professione di mediatore immobiliare, favorite anche dalla costante crescita del mercato (magari non repentina, ma visibile anche dopo il crollo del mercato immobiliare del 2008) e dalla sua rilevanza sociale, testimoniata dalla cospicua presenza di gare d’appalto, siano esse pubbliche o private (e dalla forte mole di lavoro in mano ad avvocati esperti del settore immobiliare e avvocati appalti privati).Ciò ha indotto il legislatore a dettare alcune regole necessarie per definire l’esercizio della professione di mediatore, tra cui un periodo necessario di formazione e superamento di un esame per ottenere l’iscrizione all’Albo.
L’aumento di coloro i quali decidono di intraprendere la professione di mediatore è, come dicevamo precedentemente, legato agli sviluppi del mercato; che altro non sono che l’aumento delle richieste da parte delle persone di vendere, acquistare o semplicemente affittare un immobile. Se ciò da un lato appare positivo per evitare abusi, dall’altro ha aumentato un certo scetticismo e l’intervento repentino di avvocati in contratti di intermediazione, in particolare sulla maturazione del diritto alla provvigione da parte del mediatore, da regolare tramite precise stipulazioni.
Non vi è ormai singolo tribunale, soprattutto quello di Milano, che non abbia a che fare quotidianamente (oltre che con il singolo avvocato diritto del lavoro Milano,la cui figura compare all’interno probabilmente del maggior numero di contenziosi) con legali esperti in contratti di intermediazione per la prevenzione di eventuali conflitti (dove possibile prevenire), siano essi legati al settore immobiliare, alla grande distribuzione organizzata, o indirettamente collegati all’attività svolta da avvocati in media pubblicità e diritto d’autore.