Si parla oggi molto di Content marketing, soprattutto nel mondo anglosassone e certamente il tema dei contenuti video è uno dei trend più interessanti del 2015: saranno inevitabilmente i protagonisti di questo  e dei prossimi anni data la grande diffusione dei social media che ne permettono la condivisione e della diffusione dei device mobile che ne permettono la fruizione.

Ci viene spesso chiesto quali siano le caratteristiche che rendono un contenuto realmente virale e la risposta è inevitabilmente una sola: un video ha le potenzialità per diffondersi se ha un alta carica di notiziabilità o se è di altissima qualità.

Il primo caso evidentemente non è legato alla qualità “tecnica” del video: le immagini che riprendono un fatto di cronaca eclatante (soprattutto se sono le uniche) diventano popolari facilmente ed in modo spesso spontaneo. Sono casi però rari, e spesso non adatti ad una campagna di marketing.

Quando invece si vuole spingere a fini di marketing un video, la strada certamente più praticabile è quella della qualità: storytelling e storyboard, resa artistica e filmica, cura dei particolari e dei messaggi, sono caratteristiche imprescindibili perchè un video possa prendere il volo, essere condiviso e diventare virale.

Non sempre si tratta di spendere enormi quantità di denaro, ma sicuramente non si può pensare che un video fatto in economia si possa certamente diffondere. Ne che un video diventi virale da solo, senza una iniziale spinta fatta di pubblicità  e media relations.

 

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